15 ottobre, babyloss awareness day.

Un giorno importante e molto denso di emozioni.

Metti che un papà stia scattando una foto mentre tu stai pensando, con animo sospeso, a quanti genitori stanno salutando i loro piccoli  che frettolosamente sono passati sulla Terra.

San Lorenzo,  imponente ha fatto sentire rintocchi a ricordare che sono le 19, che per tutti è onda di luce, in terra sul sagrato tanti lumini formano un cuore.

Le mamme e i papà si siedono insieme, sulle scale davanti alla chiesa, anche Katia ed io ci stringiamo con loro, in quel calore che sa di ricordo.

Niccolò scatta con un viso un po’ contrariato; sullo sfondo due inconsapevoli teutoniche bionde, una in posa “aeroplanino”, con le braccia larghe e un enorme sorriso, si piazza proprio dietro al gruppo.

Un palloncino decide di non volare con gli altri ed un bimbo, lì per caso, vestito da calcio, lo rincorre urlando e ridendo. 

Un babbo al mio fianco sussurra che probabilmente il ragazzino non sa cosa stia succedendo, lì, in quel momento… neppure quelle due, penso io.

Sospiro… poi sento le mie labbra muoversi e la mia voce pronunciare “forse le cose vanno come devono andare”.

Forse, ancora una volta, questi bambini hanno una lezione di vita da insegnarmi. Mi dicono, in quel grazioso modo tutto loro, che stanno bene in mezzo a noi, che sono vita ed emozione e che, di fronte alle due turiste ignare, c’è un sorriso  da fare.

Grazie piccolini, grazie ancora una volta.

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